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Italia, Sanità solidale: prodotti per l’Ucraina

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Sono numerose le realtà che hanno scelto di contribuire al sostegno dei civili ucraini, fornendo loro materiali e beni di prima necessità: soprattutto cibo e farmaci.

Cosa sta facendo l’Italia per l’Ucraina

Siamo oramai alla sedicesima giornata di guerra in Ucraina. Per ora nessun accordo sul cessate il fuoco; nonostante la molta speranza riposta nell’incontro di ieri tra i ministri degli esteri russo e ucraino, la tragica situazione prosegue, e fortunatamente sono molte le iniziative italiane per aiuti ai profughi, piani di accoglienza e associazioni che si sono messi in campo. Il nostro Paese ha creato in queste settimane una gigantesca rete di solidarietà. Una solidarietà fatta di tanto impegno e tanto coraggio, che ha visto mettersi in moto associazioni di comprovata esperienza, piccoli gruppi e anche singole persone.

Il Terzo settore italiano e il mondo delle ONG si sono subito messi in moto con gli interventi sul campo ma anche ai confini dei Paesi vicini. Facendo un primo elenco, solo per categorie, parliamo di associazioni del Terzo settore, collettivi di volontari, organizzazioni locali, nazionali e internazionali, scuole e università, enti di stampo religioso e laico che si sono mobilitati per dare solidarietà e sostegno concreto all’Ucraina.

Più di un milione di persone già fuggite dall’Ucraina e una stima, fonte Unhcr, che parla di cinque/dieci milioni di profughi che potrebbero arrivare in Europa. In Italia potremo accogliere fino a 650mila rifugiati, o forse un milione (il 13% del totale), considerando anche che proprio nel nostro Paese viva già la più grande comunità ucraina fuori dai confini (248 mila persone).

Le iniziative

Le prime ad attivarsi, subito dopo l’invasione russa, sono state le ong italiane storicamente presenti in Ucraina come Aibi – Amici dei Bambini, Soleterre, Avsi…

Quella delle ong più strutturate non è tuttavia l’unica reazione solidale. Migliaia di cittadini in ogni città italiana stanno infatti donando cibo, medicine, coperte, vestiti a punti di raccolta più o meno improvvisati da cui, con l’aiuto delle Caritas, delle associazioni di volontariato e di alcune organizzazioni ucraine presenti in Italia, si cerca di far partire container verso i primi campi profughi.

Le testate del Gruppo Monrif (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità della popolazione dell’Ucraina dove mancano acqua, cibo, elettricità. 

E quanto a donazioni è robustissima la mobilitazione di aziende e imprese che in pochi giorni hanno messo insieme da Nord a Sud milioni in beni e denaro: le Misericordie della Toscana in collaborazione con il Consolato ucraino di Firenze hanno raccolto 24 quintali tra farmaci e alimenti non deperibili, a Verona l’Associazione delle donne ucraine ha aperto un centro operativo di aiuti in raccordo con l’Ambasciata e altre associazioni di tutta Italia.

Ma le campagne attivate a livello nazionale sono molte: la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha lanciato una sottoscrizione straordinaria, Croce Rossa Italiana ha lanciato una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta. Poi ci sono Unhcr e Unicef, ma anche le numerose altre coordinate dalle grandi realtà italiane e internazionali come, fra le altre, Save The Children, Terre des Hommes, Medici Senza Frontiere e tanti altri…

La Comunità di Sant’Egidio ha da anni un programma di adozioni a distanza per circa 250 bambini ucraini in una rete di case famiglia, che oggi sono in pericolo: nonostante la Comunità di Kiev si sia già attivata per proteggerli chiede un supporto economico per assicurare il proprio lavoro. 

Coldiretti ha lanciato l’iniziativa “la spesa sospesa“, con la possibilità di fare offerte per acquistare prodotti nei mercati contadini di Campagna Amica, da inviare ai civili ucraini, dove iniziano a scarseggiare le scorte alimentari, o da donare alle migliaia di profughi che stanno arrivando in Italia: interesserà i farmers market di tutte le regioni d’Italia.

Selmedico anche ha scelto di schierarsi in prima linea per sostenere, per quanto possibile, la triste realtà ucraina. Speriamo che questa situazione possa cessare il più presto possibile, nel frattempo offriamo il nostro piccolo grande contributo a sostegno di tutti i civili che stanno subendo le tragiche conseguenze di questo scontro, inviando prodotti sanitari come garze, cerotti, compresse e di prima necessità come pannolini, salviette, saponi, spazzolini…

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